Passa ai contenuti principali

in arrivo uno spazio esclusivo per bambine e bambini grandi

Lavori in corso..

Buongiorno a tutti
gli insegnanti hanno deciso di aprire uno spazio per i GRANDI  in questo blog che ha lo scopo d'essere una finestra su alcune azioni della scuola a distanza. Un po' come sbirciare dalle finestre, per vedere cosa si fa lì dentro....é chiaro che non si vede tutto ma alcune pratiche si. Ci rendiamo sempre più conto che sia davvero molto difficile rendere l'idea di diverse azioni quotidiane a scuola dentro un supporto multimediale.  È una fortuna, ma non é la realtà fatta di contatti, vicinanze, osservazione diretta, aggancio dello sguardo,  empatia,  voci e suoni che entrano nel corpo....e tanto altro ancora.  Il corpo qui dentro non C'è. 
Le modalità con le quali può essere  presentata una proposta didattica da un genitore, può non essere la stessa con la quale avrebbe agito un insegnante e lo stesso insegnante,  qui dentro, non puó essere lo stesso che si presenta nella quotidianità.  Gli stimoli, i suggerimenti,  gli elementi di aiuto e contrasto,  in una relazione affettiva familiare non sono gli stessi che intercorrono tra maestri e bambini e conseguentemente  tutta la relazione costruisce equilibri diversi, in termini di apprendimento. Così come non possono essere quelli degli insegnanti chiusi in un App. Pensiamo ai bambini, il senso di affaticamento e qualche volta frustrazione che un bambino può provare a scuola, viene superato con le proprie forze , a casa non sempre. La stanchezza o la semplice non voglia di finire un attività intrapresa, a scuola si supera con il gruppo e gli stimoli dell'insegnante, a casa diventano spesso lamentele per lo più seguite da un adulto accomodante...."era stanco poverino". Non pensiamo di proporvi la selezione o il top delle esperienze ma abbiamo avuto la fortuna di fare esperienza e abbiamo accompagnato tante bambine  e bambini alla scuola primaria e possiamo finalmente dire che non é il lavoro sulle schede che faranno bambini migliori e pronti per affrontare il passaggio ad un nuovo grado scolastico.  I prerequisiti non sono nella capacità di scrivere o leggere anzitempo ma sono le abilità nel gestire il materiale, saper essere abili nel ritaglio e incollo, nel comprendere la consegna senza agitarsi e non lasciando sfuggire i dettagli, porre attenzione ai dati osservabili e agli elementi di prima astrazione,  ascoltare quindi per esserci. Portare avanti con continuità un lavoro senza lasciarsi prendere dalla fatica. Organizzarsi perché le procedure di un lavoro siano funzionali.  Ricordare e anzitutto comprendere l'ordine sequenziale di una storia, un fatto una esperienza anche di tre elementi. Raggruppare per categorie. Conoscere i nomi delle cose, avere la nomenclatura delle cose che mi circondano significa saper dare nome a ciò che serve, non utilizzando un intercalare per indicare o chiedere ma avvalersi di un vocabolario proprio.  Mettere in relazione elementi. Quantificare, organizzare, essere efficaci nelle azioni. Gestire responsabilitá.  Cogliere il senso, raggiungere pensieri,  vivere esperienze e conservare il bello di una scoperta per costruire,  una sopra l'altra competenze.  Le benedette competenze...che non sono elementi reali ma dimensioni dentro le quali il bambino può stare bene se... un pezzo alla volta ha potuto incamerare prima e poi coniugare abilità, errori, esperienze,   conoscenze ma non solo, se ha potuto meravigliarsi per qualcosa,  se ha vissuto l'emozione della ricerca dello scoprire,  dell'intuire una soluzione. Un frullato di elementi che gli permettono in una determinata situazione di trovare risposte anche per afferenze. "Ah...questo é come quando.!." E in quel momento lì ci devono essere adulti pronti a raccogliere al volo l'intuizione.  É un momento prezioso nel quale si costruisce la consapevolezza e l'autostima del bambino. E noi siamo stati fortunati ad avere con noi ogni giorno i vostri bambini che ci hanno donato con la semplice presenza molti momenti di autentica bellezza.
Torneremo sul significato dei prerequisiti,  vi presenteremo gli indicatori di osservazione e procederemo insieme, per quanto possibile per accompagnare tutti i bambini al passaggio verso la scuola primaria. C'è un insegnante che sta lavorando nel gruppo di continuità e C'è tutto lo staff che sta pensando e predisponendo ciò che può essere utile. State tranquilli, i bambini crescono e maturano con l'ambiente che vivono , non sono vasi da riempire ma dobbiamo tirar fuori la loro forza per resistere alla fatica, il coraggio per affrontare le difficoltà (che non é sbruffonaggine), la gioia per vivere ogni giorno come un nuovo giorno, la gentilezza perché nulla é dovuto, la prossimità,  intesa come capacità di farsi prossimo e di essere aiuto agli altri.  Crescere per ESSERE prima di tutto una buona persona per sé e per gli altri....poi il sapere viene appreso nel tempo a poco a poco. Tutto questo é molto di più di un... "sa già scrivere e leggere "... Ogni cosa va fatta a suo tempo e c'è un tempo per tutte le cose,  noi ci occupiamo di fattori di crescita che vengono definiti da una parte della comunità pedagogica "perquisiti " ma siamo supportati dalla comunità scientifica nel definirli fattori di crescita, ciascuno per la propria età.  La vita è un passaggio ma non la si vive in funzione costante del domani, essere una buona persona oggi , essere un bambino e una bambina attiva e attenta alla vita oggi mi aiuterà ad essere un bambino e una bambina migliore anche domani.

Post popolari in questo blog

La concimaia e i lombrichi!

Che bella idea !....Chissà come saranno contenti i lombrichi! Segui passo, dopo passo come fare! Ah!...fai attenzione ai merli!

TUTTO il giorno chiusi in casa?...SCATENIAMO I PIEDI!

basta seguire per un attimo e viene subito la voglia di provare! LORD OF THE DANCE RIVERDANCE

Il paese con la S davanti di Gianni Rodari

Il Paese con la S davanti Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti. “Ma che razza di paese è?” domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero. Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano. “Vede questo?” “E’ un temperino” “Tutto sbagliato. Invece è uno stemperino, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole”. “Magnifico”. disse Giovannino. “E poi?” “Poi abbiamo lo staccapanni”. “Vorrà dire l’attaccapanni”. “L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro staccapanni è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C