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30 aprile International JAZZ Day promossa dall'UNESCO

TUTTI QUANTI VOGLION FARE IL JAZZ!
Procuratevi un cucchiaio di legno, una pentola o una marmitta di plastica e procediamo con la batteria improvvisata...una manciata di pop-corn in una bottiglia vuota di plastica, oppure un rotolo di carta casa per soffiarci dentro  e seguire il ritmo del jazz sarà uno spasso!
FORZA RAGAZZI FACCIAMO CROLLARE LE PARETI!!

Nel 2011 l’UNESCO (www.jazzday.com) ha dichiarato il jazz “patrimonio immateriale dell’umanità” in virtù dei suoi profondi valori etici di inclusività, collaborazione e pace. Ha quindi istituito nella giornata del 30 aprile il Jazz Day nel corso del quale musicisti, docenti e giovani studenti suonano, ascoltano e studiano il jazz ad ogni latitudine geografica.
 Un movimento globale che coinvolge ogni anno miliardi di persone.
A causa della grave emergenza sanitaria il Jazz Day si è trasformato in un grande evento virtuale rivolto in modo particolare ai giovani e al mondo della scuola impegnata in tutto il mondo nella didattica a distanza (DAD).




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Il Paese con la S davanti Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti. “Ma che razza di paese è?” domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero. Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano. “Vede questo?” “E’ un temperino” “Tutto sbagliato. Invece è uno stemperino, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole”. “Magnifico”. disse Giovannino. “E poi?” “Poi abbiamo lo staccapanni”. “Vorrà dire l’attaccapanni”. “L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro staccapanni è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C