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da NATI PER LEGGERE 10 buoni motivi per leggere ai bambini...

Perché leggere ai bambini,
fin da piccoli.
Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività molto coinvolgente e rafforza la relazione adulto-bambino. I pediatri indicano che la lettura condivisa durante i primi 3 anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di scoprire il mondo.

Leggere a bassa voce è piacevole, crea l'abitudine all'ascolto, aumenta la capacità di attenzione e accresce il desiderio di imparare a leggere quando il bambino sarà più grande.

La vostra voce è magia per il bambino. L'elemento che più conta è lo stare insieme e condividere la lettura in famiglia. Potete seguire il testo e le figure, e intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi affettivi.

         LEGGIMI PERCHÉ..
          mi piace

Al tuo bambino piace stare in braccio e ascoltare la tua voce
Nei primi mesi di vita il neonato ha bisogno di avere vicino un adulto che impara a conoscere i suoi segnali, mentre dai tre mesi compare il sorriso intenzionale, lo sguardo e le espressioni diventano più comunicative.
Brazelton, un pediatra che ha condotto studi importanti sulle prime interazioni umane, ha osservato che i neonati seguono il suono della voce e rispondono con segni inequivocabili attraverso espressioni facciali e occhi che si illuminano. Rivolgersi al bambino piccolo con ninne nanne e filastrocche, sia cantate che parlate, comunica qualcosa di importante: sono qui, ti sostengo, puoi contare su di me. Per questo anche nei primi libri le figure dei volti sono molto amate e l’adulto, nominando le varie parti del volto, aiuta il bambino a riconoscerle e, nello stesso tempo, rende la comunicazione piacevole e divertente.
Fino ai diciotto mesi i libri preferiti riguardano l’esperienza del bambino. Il piacere di toccarli autonomamente, in braccio all’adulto che sostiene questa esplorazione con la sua voce, facilita il riconoscimento di elementi conosciuti e il bambino inizia ad identificarsi con i soggetti dei libri. Le figure preferite riguardano i gesti e l’ambiente familiari, piccoli animali. Dopo i tre anni il bambino può iniziare a comprendere storie più complesse.

Nello stare insieme vicini in un abbraccio per condividere prime letture e immagini nasce l’amore per la lettura. Il bambino che inizia a trascinare i libri in giro per la casa, leggendo alle bambole o al gatto, inventando lui stesso storie a suo piacimento ha già introiettato un piacere che sa trasferire ad altri.


    2        LEGGIMI PERCHÈ...
          così stiamo insieme

Il tempo passato a leggere insieme è un tempo ricco per tutti e due
La lettura rafforza la relazione tra l’adulto e il bambino e facilita un processo di conoscenza reciproca importantissima per instaurare un dialogo e un confronto utili alla crescita globale del bambino.
Non è mai troppo presto per gettare le basi di una buona relazione. Attraverso la lettura questa si rafforza, facilitando la costruzione del legame di attaccamento così importante per l’uomo. Nati per Leggere sembra essere un paradigma di questa relazione. Il processo di attaccamento porta il bambino ad utilizzare la madre come una “base sicura” per esplorare il mondo. Un mondo fatto di percezioni tattili che si attuano nell’abbraccio della lettura; percezioni visive attraverso gli sguardi; percezioni olfattive della persona e del libro, percezioni uditive, parole e suoni che si fanno musica per le orecchie del bambino. 
Il modo in cui un genitore si relaziona con il proprio bambino dipende da molti fattori ed ogni genitore cerca di fare del suo meglio, seguendo il proprio istinto per prendersi cura del suo bambino. Tra tutte le pratiche che si sono dimostrate efficaci sia a favorire una buona relazione tra genitore e bambino, sia a sviluppare specifiche funzioni mentali, c’è la lettura, l’attività di gran lunga più studiata nei suoi meccanismi e nei suoi effetti sul bambino.
Le parole sono il principio fondante della relazione umana. Condividere un libro, leggere ad alta voce è più importante che comunicare informazioni al proprio figlio. E naturalmente nello stesso tempo si aiuta il bambino a costruire le prime competenze di lettura e a facilitare il futuro percorso scolastico.

 3           LEGGIMI PERCHÉ...
           me ne ricorderò


Il ricordo delle storie che leggete insieme resta per sempre
La lettura viene considerata come la quintessenza di una relazione significativa, infatti durante la lettura il genitore e il bambino imparano a conoscersi e a fidarsi l’uno dell’altro.
La risposta del bambino ha un effetto rilevante sul genitore, che a volte resta meravigliato dall’interesse dimostrato dal bambino anche molto piccolo. Questo innesca un circolo virtuoso di attenzione, comprensione, sintonia che rafforza la sensibilità reciproca, le competenze genitoriali e la fiducia in sé stessi. Rilevante è il fatto che attraverso la lettura il bambino inizia a creare un suo immaginario, a fare collegamenti tra libri e realtà e a imparare le sequenze degli eventi. In questo modo inizia a mettere ordine nel proprio vissuto, partendo dal suo racconto della storia ascoltata. 
Le storie lette diventano materiale per formare un patrimonio familiare condiviso cui tutti fanno riferimento in varie occasioni di vita. Cosa ancora più importante le storie diventano un repertorio di esempi cui il bambino può attingere per affrontare piccoli e grandi eventi personali. Si tratta di modalità di risposta che resteranno evidenti nella memoria del bambino e che influenzeranno i suoi comportamenti e le sue scelte nella vita. 
I libri possono aiutare il bambino e l’adulto ad arricchire la comunicazione reciproca. I personaggi diventano compagni di vita che saranno ricordati anche in età adulta. Inoltre queste modalità di relazione restano impresse e verranno utilizzate anche quando il bambino a sua volta sarà genitore.

 4            LEGGIMI PERCHE'

               mi fa bene

La lettura in famiglia nutre la mente del tuo bambino e stimola la sua attenzione
Durante la lettura, oltre al piacere, il calore dei corpi e l’armonia delle voci, qualcos’altro di straordinario accade, qualcosa che contribuisce a costruire il futuro del piccolo lettore.
Bambini che possono fruire della lettura giornaliera e mantenuta nel tempo, acquisiscono maggiori capacità e conoscenze basilari per imparare a leggere e scrivere con maggiore facilità. Nella loro vita scolastica, ma non solo, avranno più confidenza con la lettura, maggiore ricchezza nel linguaggio, maggiore capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione. Questo li renderà più sicuri e partecipi ai processi di apprendimento. Durante la lettura il bambino si può soffermare e può elaborare concetti e riflessioni che concorrono alla formazione del pensiero narrativo necessario alla comprensione delle storie.
La lettura infatti sostiene lo sviluppo delle competenze emergenti della letto-scrittura che comprendono il linguaggio orale del bambino, sia come linguaggio recettivo della comprensione del testo, che espressivo della produzione verbale, la competenza fonologica, ovvero la sua abilità a usare i fonemi cioè il suono delle lettere rappresentato graficamente, le convenzioni del linguaggio scritto, le funzioni della scrittura di trasmissione di significati e informazioni e la conoscenza dell’alfabeto. 
In ambito scolastico i vantaggi della lettura in età precoce si manifestano quando il bambino dimostra interesse per i libri e ha facilità a leggerli. Oltre a questo, i tempi di attenzione del lettore sono più estesi e permettono una comprensione generale maggiore.

   5    LEGGIMI PERCHÉ..

    così mi addormento meglio

Il rito della storia letta favorisce il sonno del tuo bambino
E’ sempre tempo di leggere purché sia un’attività desiderata e dilettevole sia per il bambino che per l’adulto, ma il momento più utilizzato è quello prima del sonnellino o della nanna.
Il rito della storia prima della nanna favorisce il rilassamento del bambino quando si utilizzano storie che rasserenano e si concludono con limpidezza. Il bambino e l’adulto si accomodano in maniera confortevole nel letto, le fonti sonore di alta intensità vengono eliminate, le luci sono soffuse. Predisporre l’ambiente in maniera da favorire il riposo è una delle prime cose da fare. Se il bambino preferisce scegliere il libro da solo è bene accontentarlo. Spesso il bambino ha bisogno di conoscere bene la storia per rilassarsi perché non attua uno sforzo cognitivo per comprendere la lettura ma ascolta ciò che già conosce e si abbandona.
La bibliografia Nati per Leggere “Una guida per genitori e futuri lettori” propone la sezione “Prima della buonanotte”. Spesso si tratta di libri che presentano varie modalità di prepararsi all’addormentamento in cui i personaggi non sono propensi a dormire perché desiderano sentire ancora una storia, in cui si preparano alla nanna come per un lungo viaggio, oppure esplorano il cielo stellato e una luna amichevole e ammiccante.
Tra ninne nanne e filastrocche, storie della buonanotte e strutture ripetitive conosciute, la scelta è vasta. Il silenzio dell’ambiente interrotto dalla voce profonda del papà e della mamma o del nonno o della zia farà da cornice all’ascolto di storie che incantano e accompagnano serenamente il sonno dei bambini.

 6      LEGGIMI PERCHÈ...

          ogni volta è diverso

Ad ogni lettura, il tuo bambino scopre cose nuove e diverse
I libri offrono una vastità di argomenti, personaggi, eventi che fanno scoprire il mondo al bambino. Un mondo che rivela nella narrazione ambienti, atmosfere, accadimenti inediti e straordinari.
Prendete in mano un libro ed esploratelo assieme al vostro bambino o bambina. Osservate la copertina, leggete il titolo e l’autore, fate delle ipotesi sulla storia che troverete al suo interno, oppure apritelo, veloci se il vostro piccolo lettore ha sete di storie! Tenete in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine chiaramente. Non abbiate fretta di girare le pagine, anche se il bambino non dice nulla i suoi pensieri stanno correndo veloci, le sue emozioni si stanno muovendo: ascoltate cosa non dice, insieme costruirete un codice tutto vostro per comunicare e divertirvi.
Soffermatevi sulle immagini del libro per raccontare la storia, non usate solo le parole. Indicate voi le figure, parlategliene; se invece le indica il vostro bambino, fatevi raccontare cosa vede, ditegli voi che sensazioni avete (vi spaventano, vi fanno ridere, vi ricordano qualcosa...). Partecipate voi per primi, e ponete domande senza interrogare: la lettura è innanzitutto un piacere e un modo per imparare a conoscere il mondo, i suoni e i segni grafici delle parole.
I libri di qualità sono ricchi di spunti, aperture verso il mondo quotidiano e immaginifico ed è per questo che sono così importanti per lo sviluppo dei bambini. Lasciateli aperti, metteteli a confronto, la vostra casa può diventare un laboratorio di immagini e parole!

       7       LEGGIMI...
          ancora una volta

Al tuo bambino piace sentire la stessa storia tantissime volte
Quando la lettura sarà diventata parte della vita dei vostri bambini, leggerete per lo più a richiesta, ovvero due, tre, dieci volte al giorno. Lo stesso libro magari, al massimo due che si alternano per settimane.
Resistete alla tentazione di nascondere un libro che avete letto mille volte e dire che si è perso! Il libro del momento può diventare un’ossessione per gli adulti, ma una necessità per i bambini che dentro quella storia e quelle immagini cercano qualcosa che non capiscono, che li spaventa o che invece li rassicura. Ma non smettete di proporre altre letture, anche se vi dirà di no, non smettete di andare in biblioteca o di acquistarne: i bambini sono in continua evoluzione e quando il libro preferito del momento avrà finito il proprio compito ne arriveranno altri che li accompagneranno per i mesi a venire.
La prima lettura stimola un tipo di attenzione centrata sulla storia, sugli avvenimenti, sulla creazione mentale delle situazioni presentate. Essa provoca un piacere forte mentre il bambino si concentra nella comprensione generale. La rilettura, oltre che provocare il piacere dell’anticipazione mentale della storia conosciuta, mobilita un godimento più profondo che porta ad una scoperta di dettagli sfuggiti, di nuovi aspetti che consentono ulteriori riflessioni.
Il piacere della rilettura mette in risalto anche la musicalità delle parole, specialmente nel riascolto di espressioni particolari, con toni che variano e impreziosiscono di altri significati l’interpretazione del testo. Poi improvvisamente quel libro verrà soppiantato da un altro più intrigante e si inizierà da capo.

       8         LEGGIMI...

             un altro libro

Al tuo bambino piace cambiare libro e viaggiare in altri mondi
Tenendo presente l’età e l’esperienza del bambino, la varietà di offerta di libri è fondamentale per viaggiare in altri mondi proponendo contenuti, storie, immagini che sollecitano la curiosità del bambino.
Due sono le grandi famiglie di libri: la fiction (narrativa, fiabe, favole) e non fiction (libri di divulgazione storica, artistica, scientifica). Sono due raggruppamenti basilari che guidano la scelta dei libri più adatti agli interessi dei bambini: libri con esperienze quotidiane che illustrano routine, libri avventurosi, libri concettuali (contrari, numeri, stagioni), libri interattivi sia sul piano verbale (libri nomenclatura) che fisico (libri con alette e parti mobili, tattili), libri con storie prevedibili, libri senza parole. In generale i libri dovrebbero sollecitare curiosità, domande, dovrebbero creare dubbi e aprire un dialogo.
La fiction risponde a due bisogni primari nella vita: il bisogno di verità con fatti verosimili legati alla realtà (storie della quotidianità come vivere in famiglia, avere amici, fare vacanze) e il bisogno umano di bontà, giustizia, bellezza che troviamo nelle fiabe o nelle storie fantastiche. La non fiction invece nutre il bisogno di sapere, di aiutare il giovane lettore a comprendere il mondo, ad imparare e sperimentare e stimola il desiderio del lettore di conoscere e approfondire i temi amati.
Dare l’occasione di conoscere diverse tipologie di libri significa offrire contenuti cognitivi, affettivi, sociali, relazionali. La varietà dei libri fa sì che il bambino si educhi al confronto, alla diversità, alla sorpresa, al nuovo. Attraverso la visione di stili grafici diversificati si educa il gusto estetico complessivo.

       9   LEGGIMI...

         le figure

Ogni illustrazione è una storia da raccontare
Le illustrazioni e la storia rappresentano le componenti fondamentali nei libri, specialmente negli albi illustrati definiti come una forma d’arte che coinvolge i lettori a diversi livelli di tipo cognitivo ed estetico.
Le illustrazioni sono importanti perché educano lo sguardo e l’immaginazione attraverso le numerose proposte stilistiche degli illustratori della letteratura per l’infanzia. Le immagini stimolano i bambini e forniscono una lettura parallela rispetto al testo scritto, inducono riflessioni e aprono un dialogo autonomo con il lettore. Nella lettura delle figure il bambino mette in atto un processo di analisi e trae significati utili all’interpretazione del testo. E’ importante tralasciare la spiegazione delle immagini che sono comprensibili dal bambino. La spiegazione toglierebbe al bambino un confronto con se stesso.
I libri senza parole sono albi di pure immagini che consentono al lettore un’esperienza di formazione dello sguardo e una introduzione all’arte iconica. I libri senza parole consentono una fruizione da parte di tutti i bambini perché le immagini si fanno interpretare in base agli stimoli percepiti. Sono particolarmente adatti a bambini che ancora non leggono autonomamente, a bambini che non conoscono la lingua del testo, a bambini con difficoltà di lettura.
Le figure non hanno una semplice funzione riempitiva ma costituiscono una lettura ugualmente importante a quella del testo scritto. Le immagini si depositano nella memoria di un bambino in maniera indelebile e contribuiscono alla formazione del suo gusto estetico complessivo.

              10           LEGGIMI...
         che ti chiedo perché

Da ogni storia nascono altre storie e mille domande che arricchiscono la vita
Le storie sanno parlare oltre alle parole che scrivono, devono lasciare al lettore la libertà di giocare con esse, di ampliarle, di farle crescere e lievitare tra le proprie mani, proprio come il pane!
La storia può essere costruita con elementi essenziali e parlare di cose semplici, come l’andare a letto o giocare a cucù sotto un fazzoletto, ma sa parlare al lettore. Sa conquistare il lettore stabilendo con lui una relazione, perché parla dell’esperienza quotidiana e dei suoi risvolti emotivi. Le domande che arricchiscono la vita quando il bambino è molto piccolo sono quelle che mettono in relazione la storia letta con le sue conoscenze e sono molto semplici come“dov’è? cos’è?”. Dai tre anni le domande possono permettere al bambino una risposta più complessa come “cosa sta succedendo?” “tu cosa avresti fatto?”.
Le storie che non sollecitano riflessioni sono quelle con il dito indice alzato, che vogliono insegnare qualcosa, spesso dicono cose scontate e banali in modo semplicistico. Non lasciano aperture, anzi chiudono l’immaginazione e l’interpretazione offrendone una e basta. Prestate attenzione ai vocaboli: l’autore usa un linguaggio “diminuito” o usa invece parole belle, grandi, alte? Queste ultime stimolano i bambini alla ricerca, alla domanda e alla deduzione del significato.
Le emozioni sono la nostra quotidianità, dunque parliamone, leggiamole e impariamo a guardarle anche attraverso i libri. Le storie che toccano temi ed emozioni, anche forti, di cui i bambini fanno esperienza, sono quelle che pongono domande necessarie alla loro comprensione.

www.natiperleggere.it

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