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la formazione del giorno...Nati per la musica


Nati per la Musica

La musica fa bene


Nati per la Musica promuove l'esperienza musicale in famiglia come strumento di relazione, già durante la gravidanza, per uno sviluppo migliore del bambino nelle prime epoche della vita.
La sensibilizzazione si attua grazie agli operatori che si occupano di prima infanzia come bibliotecari, educatori, musicisti, pediatri, ostetriche.
Il Programma è promosso dall'Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino ed è attivo su tutto il territorio nazionale grazie alle reti regionali di operatori, che coordinano e promuovono diverse iniziative locali per bambini in età prescolare e le loro famiglie.
Le ricerche scientifiche dimostrano che le esperienze nei primi anni di vita sono fondamentali per un ottimale sviluppo complessivo delle bambine e dei bambini. La musica è una buona pratica che, se attuata precocemente e con continuità, sostiene la crescita dei bambini.

Dal punto di vista cognitivo, la musica aiuta il bambino a sviluppare proprie capacità di ascolto e osservazione, ad accrescere la propria immaginazione e creatività, ad aumentare le capacità di concentrazione e attenzione e ad esercitare la memoria.
A livello relazionale ascoltare e fare musica in famiglia, giocando con la voce, con gli oggetti quotidiani che producono suoni, cantare filastrocche e inventarne di nuove rafforza il legame affettivo tra adulto e bambino ed è fonte di benessere.


Fare musica, insieme


Il ruolo dei genitori è cruciale nel percorso di avvicinamento e scoperta della musica e dei suoni.
Un ambiente familiare musicalmente stimolante, dove i genitori propongono ai bambini di giocare con la voce e con i suoni, rafforza il legame affettivo all’interno della famiglia ed è terreno favorevole nel quale si possono sviluppare le esperienze musicali successive.


Musiche e libri

Quando si parla di "musica per bambini" sarebbe meglio evitare di offrire al bambino musica banale o musica di sottofondo costante.
È necessario invece ascoltare insieme musica di qualità, per un corretto sviluppo della sensibilità musicale, proponendo una ricca varietà di generi e abituandolo precocemente all’ascolto di musica dal vivo.

Entrare in contatto con la musica sin dalla più tenera età, agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, strumento per sviluppare le potenzialità espressive e creative del bambino.


Quale musica?

Non esistono preclusioni sulla scelta dei generi musicali da proporre al bambino (musica classica, popolare, pop, country ecc.), l’importante è che piaccia al bambino e che l'ascolto sia un'esperienza piacevole.
A partire dal periodo prenatale quando la voce dei genitori inizia a creare una memoria sonora, possiamo suggerire dall'ultimo trimestre a creare un ambiente famigliare musicalmente ricco e stimolante.
Dopo la nascita il bambino riconosce le voci udite in precedenza e può ricevere delle sollecitazioni nuove con giochi vocali di ritmi e melodie diverse che rispecchiano le intenzioni espressive da offrire nei momenti della giornata quali il risveglio, il pasto, il bagnetto, l'addormentamento.
Dalle ninne nanne che stabiliscono un'intensa comunicazione con il neonato grazie alla prossimità fisica durante il canto, ci si può orientare scegliendo repertori delle proprie origini sonore e tradizioni orali famigliari per poi attingere al vasto campo popolare fino alla musica classica.
Dopo il primo anno di vita le offerte musicali si possono arricchire e possono essere accompagnati da giochi e comunicazioni sonore anche corporee. Le filastrocche e i girotondi, per la loro natura metrica, favoriscono l'espressione e la comunicazione prestandosi a rielaborazioni creative che favoriscono lo sviluppo di esperienze molteplici.
La mimica e i suoni onomatopeici possono aiutare il bambino ad esprimersi sonoramente, imitando i versi degli animali o i suoni dell'ambiente, quelli delle stagioni, della città o della campagna.
Si consiglia di ascoltare musica colta ricordando che il bambino è disponibile e curioso verso generi e sonorità diverse, partecipando attivamente con movimenti del corpo, con l'utilizzo di oggetti sonori di diversi materiali.

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