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'The dome room', dopo il modellino

ECCO COSA E' SUCCESSO DOPO IL MODELLINO....

Giovedì scorso ho terminato di arrotolare i 25 tubi di carta di giornale e ho assemblato The Dome Room, come da progetto che ti avevo inviato. Sono soddisfatto del lavoro fatto. Ho scoperto che all'interno de The Dome Room non possiamo ballare in cerchio La Mariposa, né giocare a nascondino. Tuttavia possiamo entrarvi per leggere dei libri. Quali sono i tuoi libri preferiti? A me piacciono molto le fiabe tradizionali, perché sento, e faccio mie le parole del Sig. Bruno, che mi sono venute incontro da quando ero bambino: "Egli (il bambino) ha bisogno d'idee sul modo di dare ordine alla sua casa interiore, per poter creare su tale base l'ordine nella sua vita" (B. Bettelheim, Il mondo incantato, Milano, Feltrinelli, 2000, p.11). Sono davvero interessato anche ai libri che mi permettono di condurre esperimenti e che mi inducono a studiare la realtà circostante. Eppoi ci sono i libri d'affetto, che ad un certo punto sono comparsi come pietre miliari lungo il mio percorso. Un mio rammarico è quello di averne perso uno per bambini, che quando ero alle elementari leggevo e rileggevo. Parlava di un contadino arrivato in città e che dormiva sulle panchine di un parco. Un signore gli propose di occuparsi del tetto del grattacielo che aveva costruito per la propria ditta; il contadino ne fece un giardino pieno di fiori colorati dove le persone arrivavano volentieri per riposarsi e trascorrere momenti in serenità. Gustavo, forse è questo il nome di questo signore, costruì in mezzo a questo giardino pensile la propria casa: di legno o di cartone? Il mio sentire mi fa pensare al cartone, ma mi riaffiora il ricordo di un'illustrazione dove, visto di spalle, il sig. Gustavo, Gustavo?, inchioda assi di legno per farne la propria casetta. E tu? A quale libro sei affezionato? Vuoi inviarmene una foto? Ti va di scrivere, o di dettare a qualcuno se tu ancora non sai scrivere, di che parla il tuo libro preferito? A proposito, uno dei miei libri d'affetto parla di leggende bergamasche; alcune sono un po' paurose. Ne vuoi sentire qualcuna? Fammi sapere, ciao!

Pietro
:-)

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